Patrick Lefevere teme per il futuro di molte squadre ciclistiche. A causa della diffusione del coronavirus, infatti, sono state cancellate moltissime corse e il futuro della stagione delle due ruote appare ogni giorno sempre più a rischio. Questa situazione, ovviamente, mette in grande difficoltà le squadre, molte delle quali hanno chiesto la cassa integrazione per i propri membri ed hanno ridotto gli stipendi ai corridori. Per il numero uno della Deceuninck-QuickStep una situazione che rischia di mettere a serio rischio il futuro di molti team.
“Non sono solo le corse ad essere vittime della crisi causata dal coronavirus – ha affermato a Sporza – La differenza con il calcio è che i club di calcio hanno giocatori che possono vendere. Noi, invece, non abbiamo trasferimenti di denaro, viviamo grazie agli sponsor e ad un po’ di merchandising. Quando le gare riprenderanno, gli organizzatori inizieranno a piangere ancora più del solito. Chiederanno di fare uno sforzo. Temo che le squadre ciclistiche falliranno. Ho paura anche io. Le squadre sponsorizzate da compagnie private non possono permettersi di non correre fino alla fine di giugno”.
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